costruiamo la rete delle

MANCE

ENERG

ETICHE

La prima forma di "Moneta energEtica"

C'è un locale di tuo gradimento? Donagli una mancia di energia pulita!

Partecipa!


Un uomo aveva appena pagato, come al solito, un caffè ed una brioche alla marmellata di albicocche.

Quel giorno era di corsa, aveva un appuntamento dall'altra parte della città.

Prese un tovagliolino, si ripulì, salutò il cassiere che ormai conosceva bene ma non ricordava mai il nome, e si avviò verso l'uscita.

Questa volta c'era qualcosa di diverso, non aveva mai notato quel piccolo quadretto che era stato appeso, evidentemente il giorno precedente, accanto alla porta di uscita.

Da esso pendeva una lampada con una manovella, accesa, e sopra di esso spiccava l'indicazione "Angolo del dono di energia pulita".

Pensò subito ad una nuova fregatura, ed uscì senza soffermarsi, era già in ritardo.

D'un tratto si ricordò della conversazione a cui aveva passivamente assistito mentre era entrato nel bar, quella stessa mattina, tra il cassiere e quel cameriere molto svelto e di poche parole.

La conversazione, molto breve, riguardava una lampada ricaricabile a dinamo che era stata sostituita perché fatta cadere dalla signora delle pulizie, e qualcosa al riguardo di una nuova forma di solidarietà locale che finalmente avrebbe dovuto costruire o consolidare quei rapporti di fiducia tra le persone di una stessa area commerciale.

La porta non si era ancora chiusa lentamente alle sue spalle che subito fu colto da una curiosità particolare, voleva leggere, solo per poterne discutere con Andrea, il suo collega fissato con le auto elettriche, le istruzioni che aveva intravisto su quel quadretto appeso.

Tornò indietro, approfittando della confusione che si era creata per l'ingresso di un gruppo molto rumoroso.

Si avvicinò al quadretto.

Lesse: "Mance energetiche. Mantieni accesa la luce del dono", e poi, "Un gesto culturale per la reale costruzione di una rete di solidarietà energetica diretta". Non capiva.

Dov'era il trucco? Possibile che fosse solo un gesto che non pretendeva nulla in cambio? Quale era l’utilità?

Una solidarietà che si sarebbe dovuta dare sulla base di un puro gesto di generosità, tra l'altro che non costava nulla?

La curiosità era diventata ancora più forte. La manovella della lampada era lì, pronta per essere girata.

Nel mentre era immerso in tutta questa folla di pensieri, un bambino passò, attratto dalla luce della lampada, vide la manovella, la girò per qualche secondo, gioiosamente, e corse dai suoi genitori che lo chiamavano più in là.

Nulla. Non era successo nulla.

Quel bambino aveva donato la sua energia, senza nemmeno accorgersene.

E nessuno lo aveva rincorso per chiedergli nulla, nè per rimproverarlo.

Sentì solo il vecchio cassiere che si rivolse ai genitori del bimbo dicendo che fare parte di una rete che scambia energia pulita su base volontaria e senza contropartita, anche se inizialmente in modo simbolico, riempiva finalmente l'animo di quella felicità e contentezza per quella possibilità che fin ora era stata negata, ovvero quella di un dono reciproco costante, senza limite, in quanto era solo simbolico ma finalizzato ad essere sempre più incrementato.

Aveva compreso.

Era veramente un dono, un dono fatto di un materiale utile e producibile senza limiti irragionevoli, da qualsiasi partecipante alla rete di solidarietà energetica.

Chiamarla moneta energetica era forse addirittura offensivo, sebbene vi fosse segnato anche un suggerimento di una valutazione energetica basata non sul denaro ma sulla retribuzione di un tempo lavorativo (1 SEC di energia donata = paga di 10 MIN di lavoro a stipendio minimo).

Agguantò la manovella e la girò per ben 10 secondi, voleva essere particolarmente generoso, trovandosi bene nel suo vecchio bar.

Avrebbe subito chiamato Andrea, anche nel loro negozio ci sarebbe stata molto bene quella lampada, riserva di energia anche per i clienti, simbolo di una nuova fraternità; una fraternità basata non su un interesse economico, ma su quella voglia di ricucire quello strappo tra le persone causato da quell'impedimento del guadagno di una moneta estremamente gelosa e fredda, e di conseguenza, causato da quella impossibilità ad essere sempre e, naturalmente, umani.




La partecipazione alla concretizzazione dell'idea proposta è gratuita e volontaria, a disposizione di qualsiasi associazione volesse introdurla nel proprio regolamento come di qualsiasi privato cittadino volesse praticarla o proporla.





Come funziona?


Basta compiere un gesto "impensabile".

Donare volontariamente un po' di energia all'esercizio, utilizzando le dinamo a disposizione!

Si parte semplicemente, istituendo un "Angolo del dono di energia pulita" all'interno dell'esercizio. Semplici dispositivi economici per permettere il gesto simbolico per una "mancia energetica". Il dono è economicamente irrilevante, ma l'importanza culturale è immensa.


Dispositivi necessari (e sufficienti) per far parte della rete di solidarietà energetica diretta e donare la mancia energetica:

QUALSIASI DINAMO E QUALSIASI POWERBANK

Inserisci il nome, l'e-mail e l'indirizzo dell'esercizio da aggiungere!

Inserisci il nome, l'e-mail ed il telefono dell'esercizio da aggiungere!

CONTATTACI PER SUGGERIMENTI O SEGNALAZIONI A info@esoei.it OPPURE:

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